L’indicizzazione dei prezzi è un sistema di gestione e controllo della volatilità degli acquisti.
Il buyer e il fornitore si accordano per collegare, in base a determinati parametri, i prezzi dei prodotti a listino al valore di un preciso asset.
In questo modo invece di negoziare o mercanteggiare un prezzo fisso per un periodo, legherai i tuoi listini ad un preciso indicatore economico che potrà variare all’interno del medesimo lasso temporale.
Cerchiamo quindi di comprendere modalità e vantaggi di questa strategia.
Non perdiamo altro tempo, iniziamo!
Indicizzazione dei prezzi: come strutturala al meglio?

Come per qualsiasi altro approccio legato alle strategie di negoziazione devi avere delle linee guida per elaborare la migliore contrattualistica possibile.
Eccoti le tappe fondamentali:
- Specifica i prodotti: tutti i codici oggetto dell’indicizzazione devono essere catalogati.
Molte volte infatti ci si dimentica, ad esempio, dei prodotti legati alla Tail Spend , non farlo! - Definisci il prezzo base: una volta ottenuta un’offerta competitiva, precisa:
– quantità
– consegna
– periodo di validità - Identifica l’indicatore economico e l’indice esterno da utilizzare: questo passaggio è fondamentale!
Affidarsi ad un piattaforma seria e di facile utilizzo, riconosciuta da ambo le parti, è un passaggio imprescindibile per una corretto processo di indicizzazione dei prezzi!
Per questo, noi di Buyer’s Line, di consigliamo di affidarti a Commodity Evolution:
l’innovativa piattaforma di analisi e reportistica, che ti aggiorna sui dati inerenti il mondo delle materie prime e non solo.
Con Commodity Evolution puoi:
– analizzare dati e grafici riguardanti i prezzi delle tue materie prime di riferimento
– calcolare i prezzi di prodotti specifici, come ad esempio semilavorati siderurgici dedicati
– confrontare prodotti, ad esempio, interconnessi tra loro
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Scrivi a support@buyersline.it se hai bisogno di ricevere maggiori informazioni in merito! - Definisci la frequenza di revisione dei parametri: a seconda della classe merceologica di appartenenza potresti necessitare di verificare con una differente tempistica questi parametri.
- Delinea le bande di oscillazione: è indispensabile inserire dei limiti massimi e minimi di variabilità dei prezzi all’interno dei quali si innescano gli aumenti, le diminuzioni o si rivedono le contrattazioni.
Eccoti quindi servito il prontuario della perfetta indicizzazione.
Ok, ma quali tipologie esistono?
Indicizzazione dei prezzi: quali tipologie esistono?

Non tutte le indicizzazioni sono uguali!
Chiaramente esistono differenti modalità per contrattualizzare i prezzi a listino di un determinato fornitore.
Eccoti le principali
- Variazione percentuale: applichi la stessa variazione dell’indice al listino dei prodotti.
Ad esempio se base 100 diventa 110, applicherai ai prezzi del tuo listino un +10% massivo. - Variazione parametrizzata: la variazione dell’indice viene riferita ad un determinato parametro, che potrà aumentarla o diminuirla.
Ad esempio se base 100 diventa 110 ma con un parametro di 0,50, all’ora l’aumento sarà pari a:
(110/100-1)*0,50= 0,05 quindi un 5%. - Variazione porzionata: la variazione dell’indice sarà applicata solo ad una porzione del prezzo del listino dei prodotti.
Ad esempio, un casistica molto utilizzata è quella di scorporare il valore della materia prima dei prodotti e di indicizzare solo questo parametro. - Variazione composta: la variazione è parametrizzata su più indici e viene quindi calcolata attraverso una media pesata.
E’ sicuramente l’approccio più accurato ma anche quello di più difficile gestione.
Indicizzazione dei prezzi: quali sono i vantaggi?
Questa tipologia di negoziazione rientra nel “best practice” degli accordi win-win.
Infatti se da una parte consente ai fornitori di proteggere i propri margini all’interno di un mercato altamente volatile, dall’altra aiuta i buyer ad eliminare le continue negoziazioni causa di elevate perdite di tempo e a contenere le perdite all’interno di un mercato in ribasso.
Per concludere, l’indicizzazione dei prezzi, pur non essendo adatta a qualsiasi classe merceologica, aiuta ad aumentare la trasparenza e a far diminuire i conflitti tra buyer e fornitore.
Molto bene e anche per questo articolo siamo arrivati alla conclusione.
Ma prima di lasciarti vogliamo ricordati ancora un’ultima volta a quale piattaforma affidarti per indicizzare i prezzi dei tuoi prodotti: Commodity Evolution!
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Facci sapere nei commenti se anche tu utilizzi l’indicizzazione dei prezzi, all’interno delle tue contrattazioni!
Ci troviamo al prossimo articolo e nel frattempo continua a seguire la line dell’acquisto efficace,
segui Buyer’s Line!
A presto
Fonti:
– GEP: https://www.gep.com/blog/strategy/index-based-pricing-how-to-manage-cost-pressure#:~:text=This%20helps%20a%20business%20determine,changes%20in%20underlying%20cost%20factors.
– PRICE: https://sig.org/price-indexing
– INVESTOPEDIA: https://www.investopedia.com/terms/i/indexation.asp