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Indicizzazione dei prezzi

L’indicizzazione dei prezzi è un sistema di gestione e controllo della volatilità degli acquisti.
Il buyer e il fornitore si accordano per collegare, in base a determinati parametri, i prezzi dei prodotti a listino al valore di un preciso asset.

In questo modo invece di negoziare o mercanteggiare un prezzo fisso per un periodo, legherai i tuoi listini ad un preciso indicatore economico che potrà variare all’interno del medesimo lasso temporale.

Cerchiamo quindi di comprendere modalità e vantaggi di questa strategia.
Non perdiamo altro tempo, iniziamo!

Indicizzazione dei prezzi: come strutturala al meglio?

Figura 1 - Le tappe fondamentali per svolgere l'indicizzazione dei prezzi
Fig. 1 – Le tappe fondamentali per svolgere l’indicizzazione dei prezzi

Come per qualsiasi altro approccio legato alle strategie di negoziazione devi avere delle linee guida per elaborare la migliore contrattualistica possibile.

Eccoti le tappe fondamentali:

  1.  Specifica i prodotti: tutti i codici oggetto dell’indicizzazione devono essere catalogati.
    Molte volte infatti ci si dimentica, ad esempio, dei prodotti legati alla Tail Spend , non farlo!
  2. Definisci il prezzo base: una volta ottenuta un’offerta competitiva, precisa:
    – quantità
    – consegna
    – periodo di validità
  3. Identifica l’indicatore economico e l’indice esterno da utilizzare: questo passaggio è fondamentale!
    Affidarsi ad un piattaforma seria e di facile utilizzo, riconosciuta da ambo le parti, è un passaggio imprescindibile per una corretto processo di indicizzazione dei prezzi!
    Per questo, noi di Buyer’s Line, di consigliamo di affidarti a Commodity Evolution:
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    calcolare i prezzi di prodotti specifici, come ad esempio semilavorati siderurgici dedicati
    confrontare prodotti, ad esempio, interconnessi tra loro
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  4. Definisci la frequenza di revisione dei parametri: a seconda della classe merceologica di appartenenza potresti necessitare di verificare con una differente tempistica questi parametri.
  5. Delinea le bande di oscillazione: è indispensabile inserire dei limiti massimi e minimi di variabilità dei prezzi all’interno dei quali si innescano gli aumenti, le diminuzioni o si rivedono le contrattazioni.

Eccoti quindi servito il prontuario della perfetta indicizzazione.

Ok, ma quali tipologie esistono?

Indicizzazione dei prezzi: quali tipologie esistono?

Figura 2 - Le principali modalità di indicizzazione dei prezzi
Fig. 2 – Le principali modalità di indicizzazione dei prezzi

Non tutte le indicizzazioni sono uguali!

Chiaramente esistono differenti modalità per contrattualizzare i prezzi a listino di un determinato fornitore.

Eccoti le principali

  1. Variazione percentuale: applichi la stessa variazione dell’indice al listino dei prodotti.
    Ad esempio se base 100 diventa 110, applicherai ai prezzi del tuo listino un +10% massivo.
  2. Variazione parametrizzata: la variazione dell’indice viene riferita ad un determinato parametro, che potrà aumentarla o diminuirla.
    Ad esempio se base 100 diventa 110 ma con un parametro di 0,50, all’ora l’aumento sarà pari a:
    (110/100-1)*0,50= 0,05 quindi un 5%.
  3. Variazione porzionata: la variazione dell’indice sarà applicata solo ad una porzione del prezzo del listino dei prodotti.
    Ad esempio, un casistica molto utilizzata è quella di scorporare il valore della materia prima dei prodotti e di indicizzare solo questo parametro.
  4. Variazione composta: la variazione è parametrizzata su più indici e viene quindi calcolata attraverso una media pesata.
    E’ sicuramente l’approccio più accurato ma anche quello di più difficile gestione.

Indicizzazione dei prezzi: quali sono i vantaggi?

Questa tipologia di negoziazione rientra nel “best practice” degli accordi win-win.

Infatti se da una parte consente ai fornitori di proteggere i propri margini all’interno di un mercato altamente volatile, dall’altra aiuta i buyer ad eliminare le continue negoziazioni causa di elevate perdite di tempo e a contenere le perdite all’interno di un mercato in ribasso.

Per concludere, l’indicizzazione dei prezzi, pur non essendo adatta a qualsiasi classe merceologica, aiuta ad aumentare la trasparenza e a far diminuire i conflitti tra buyer e fornitore.

Molto bene e anche per questo articolo siamo arrivati alla conclusione.
Ma prima di lasciarti vogliamo ricordati ancora un’ultima volta a quale piattaforma affidarti per indicizzare i prezzi dei tuoi prodotti: Commodity Evolution!
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Facci sapere nei commenti se anche tu utilizzi l’indicizzazione dei prezzi, all’interno delle tue contrattazioni!

Ci troviamo al prossimo articolo e nel frattempo continua a seguire la line dell’acquisto efficace,
segui Buyer’s Line!
A presto

Fonti:

– GEP: https://www.gep.com/blog/strategy/index-based-pricing-how-to-manage-cost-pressure#:~:text=This%20helps%20a%20business%20determine,changes%20in%20underlying%20cost%20factors.
– PRICE: https://sig.org/price-indexing
– INVESTOPEDIA: https://www.investopedia.com/terms/i/indexation.asp

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