Dopo aver esaminato le più disparate tematiche, inerenti la professione del buyer, a 360°, in questo articolo ci prendiamo un po’ di tempo per analizzare i problemi concreti che possono impattare chi svolge questa professione all’interno della supply chain.
Con questo articolo vogliamo provare a dare forma e sostanza a tutti quegli aspetti che possono spaventare e rendere, a volte, insopportabile un mestiere che, a nostro avviso, dovrebbe essere invece ambito ed apprezzato, per la moltitudine di tematiche che si possono affrontare e con le quali ci si confronta ogni giorno.
Non perdiamo quindi altro tempo iniziamo!
Quali sono i problemi e come dovresti affrontarli?

Per prima cosa vogliamo dirti che quando ci approcciamo ad argomenti a così ampio spettro, lo facciamo in maniera generica e quindi ci saranno sempre dei punti in cui potrai ritrovarti maggiormente rispetto ad altri.
E’ normale, considerando la platea a cui ci rivolgiamo!
Per questo motivo oggi vogliamo elencartene tre che riteniamo essenziali da catalogare:
1) Mancanza di un corretto flusso di lavoro
Il primo problema, per chi svolge la professione da buyer, potrebbe essere quello di dover affrontare la mancanza di organizzazione. In alcuni casi potresti trovarti in situazioni poco strutturate e prive di un corretto “flow chart” lavorativo.
Dover interrompere un lavoro per mancanza di documentazione e di specifiche, non elaborate secondo le corrette tempistiche, potrebbe comportare degli slittamenti delle attività previste nel Gantt di riferimento e, quindi, a conseguenti ritardi di consegna.
Pretendi ed ottieni preventivamente tutte le informazioni necessarie al corretto svolgimento della tua mansione.
Non sarà sempre facile ma ricordati: un atteggiamento eccessivamente accondiscendente non aiuta la crescita delle aziende!
2) Disorganizzazione
In uno dei nostri primissimi articoli, abbiamo affrontato la seguente tematica:
“La gestione dello stress durante le chiusure aziendali”
All’interno dell’articolo, che ti invitiamo a leggere se ancora non lo hai fatto, provavamo a definire le ansie e le paure che caratterizzano l’attività lavorativa in un determinato periodo dell’anno.
La situazione descritta in quell’articolo era proprio una diretta conseguenza della disorganizzazione.
Se questa disorganizzazione è incancrenita all’interno della tua realtà lavorativa, potrebbe protrarsi per tutto l’anno e non solo in un determinato periodo di tempo, portandoti a perdere di vista le priorità aziendali!
Potrà capitarti infatti, sperando che non ti sia già successo, di perdere lo stesso tempo per ricercare un ddt e per analizzare un potenziale saving dell’anno avvenire.
È vero, abbiamo estremizzato il concetto senza però allontanarci molto dalla realtà.
Concentrati quindi sulle tue priorità, evitando di farti trascinare all’interno di mille problemi.
3) Stakeholder concentrati sul cliente
Considerando la delicatezza dell’argomento, premettiamo che sicuramente cercare di soddisfare, per quanto possibile, le aspettative della propria clientela è fondamentale.
In molti casi, uno dei tratti distintivi del proprio business è stato improntato su questa tematica.
In altri casi però costringere l’intera struttura a “piegarsi” alle esigenze di un cliente finale può non rilevarsi la migliore delle scelte.
Come buyer devi essere in grado di attuare tutte le tecniche possibili per raggiungere gli obbiettivi, facendo però presente ai tuoi stakeholder che, ad esempio:
- bisogna analizzare in maniera preventiva tutti gli aspetti di una richiesta come:
– il peso del cliente
– la specificità della richiesta
– l’impatto che si potrebbe avere sulla normale produzione - alcune caratteristiche possono risultare incomprimibili
- produrre sottocosto, alla lunga, non è una soluzione
- dare stabilità alla catena di fornitura, abituando il cliente finale ad una standardizzazione delle richieste, è fondamentale per fare il salto di qualità
Cerca quindi di non subire passivamente quanto imposto ma di portare, con le giuste e corrette argomentazioni, le tue ragioni sul tavolo di chi prende le decisioni finali.
Molto bene, noi abbiamo aperto la strada con queste tre considerazioni, ma ci aspettiamo il tuo contributo riportando la tua personale esperienza nei commenti!
Ci troviamo al prossimo articolo e nel frattempo continua a seguire Buyer’s Line!
A presto