Se hai intrapreso la professione del buyer, puoi ritenere che la fortuna sia dalla tua parte se non ti è mai capitato di incappare nell’annosa problematica dell’obsolescenza dei materiali.
Le maggiori criticità, legate a questa tematica, sono infatti quelle correlate alla catena di approvvigionamento del parco fornitori, dove logiche produttive, di stoccaggio e di ritiro merce si scontrano proprio con quella categoria di codici che risultano obsoleti.
Ma cosa significa obsolescenza?
La definizione principe identifica nell’obsolescenza:
“ la perdita di valore di un generico bene, in misura superiore a quella derivante dal logorio fisico”.
Questo significa che un determinato particolare, nel medio/lungo periodo, non riuscirà più a soddisfare le esigenze del cliente, a causa di una specifica motivazione, risultando quindi non più necessario.
Ma in che cosa consiste questa motivazione?

Le motivazioni che portano a dover rendere indisponibile sul mercato un determinato componente sono molteplici, ma possiamo sostanzialmente ricondurle a 5 macro famiglie di obsolescenza, come di seguito riportate:
- tecnica – la tecnologia meccanica, elettrica o elettronica non sarà più disponibile sul mercato
- economica – per ottenere una maggiore efficienza finanziaria si ottimizzano le risorse
- di stile – si ridefinisce il design per ampliare o consolidare la propria esposizione
- funzionale – un asset fisico non è più disponibile
- legale – ordini legislativi ne vietano la produzione
Indipendentemente dalla macro famiglia di appartenenza, deve esserti chiaro qual è l’elemento più importante di questo iter: la corretta gestione di smaltimento e introduzione.
Considera infatti che, a seconda della struttura aziendale e del mercato di riferimento, la gestione dell’obsolescenza può incidere tra il 2,5% ed il 10% all’interno dei costi del materiale dei bilanci aziendali.
A titolo esemplificativo, ti riportiamo di seguito alcune voci di costo, che rientrano all’interno di una semplice analisi di gestione del materiale non più utilizzabile:
- smaltimento
- rottamazione
- modifica per riutilizzo
- rivendita sottocosto
- deprezzamento
Come posso gestire al meglio il processo dell’obsolescenza?

Come per qualsiasi altra tematica, trattata all’interno di Buyer’s Line, non possiamo identificare un modello univoco per tutti, perché dovremmo riferirci alla singola realtà lavorativa.
Abbiamo comunque provato a riportare, di seguito, alcuni passi fondamentali ed imprescindibili in una attenta analisi sull’obsolescenza.
a) Monitora le scorte
Anche se può sembrare scontato, deve essere il tuo punto di partenza.
Avere una visione chiara e a valore di quanto è presente a magazzino, per ogni classe merceologica, è fondamentale.
Uno strumento molto utile per questa analisi è la Matrice ABC XYZ che puoi trovare nella sezione, dedicata ai tutorial, del nostro canale YouTube (mi raccomando, se non l’hai ancora fatto iscriviti al canale!)
b) Gestisci le giacenze dei tuoi fornitori!
Il passo più importante dovrebbe consistere nel far transitare qualsiasi accordo attraverso il gestionale.
Dover controllare le giacenze esterne, attraverso “strade alternative”, aumenterà in maniera esponenziale la possibilità di non contabilizzarle in maniera corretta.
Trovarsi ad avere più quantità di quelle stimate, potrebbe non farti dormire sonni tranquilli!
c) Identifica un corretto lead time di introduzione
Confrontati con i tuoi stakeholder in modo da gestire in maniera efficace, ma soprattutto congrua, il lead time di “phase out” dei vari componenti, anche (e soprattutto) a seconda della classe merceologica di appartenenza.
d) Migliora i sistemi previsionali
Questo è il passo più difficile.
Avere una chiara visione della domanda, specialmente sul medio periodo non è semplice.
Basati sui dati a tua disposizione:
- la storicità
- il previsionale
- la volatilità del mercato di riferimento
Tendi ad avere una visione che sia il più accurata possibile!
e) Ricerca la standardizzazione
Lato acquisti è importante analizzare i componenti, selezionandoli e classificandoli secondo determinati driver.
Proponi all’area tecnica eventuali accorpamenti di materiale che può risultare comune.
Molto bene, con questo breve approfondimento dovrebbe esserti chiara l’obsolescenza e perché dovresti governarla al meglio.
E tu hai già gestito l’obsolescenza dei materiali all’interno della tua azienda? Segnalacelo nei commenti!
Ci troviamo al prossimo articolo e nel frattempo continua a seguire Buyer’s Line!
A presto
Fonti:
– Logisticaefficente: https://www.logisticaefficiente.it/mit-consulting/supply-chain/scorte/ridurre-incidenza-materiali-obsoleti.html?highlight=WyJvYnNvbGVzY2VuemEiXQ%3D%3D
– Treccani: https://www.treccani.it/enciclopedia/obsolescenza#:~:text=In%20genere%2C%20invecchiamento%2C%20superamento%3B,scoperte%20e%20invenzioni%20della%20tecnica.
– Cips: https://www.cips.org/intelligence-hub/operations-management/obsolescence
– Sourceintelligence: https://blog.sourceintelligence.com/obsolescence-management-mitigate-risks