Se fai parte della supply chain, e più nello specifico dell’ufficio acquisti, saprai molto bene che c’è un dato che più di ogni altro dovrebbe essere sempre monitorato e manutenuto: il costo standard.
Se ancora non lo conosci, o semplicemente vuoi rinfrescarti la memoria, eccoti di seguito un breve approfondimento, che speriamo possa esserti utili per future analisi.
Non perdiamo quindi altro tempo, iniziamo!
Costo standard: cos’è?
Attraverso la definizione che ci viene fornita dalla contabilità industriale, possiamo definire il costo standard come il costo unitario che un’impresa stima di dover sostenere per l’acquisto di un bene.
Praticamente risulta essere il valore che l’azienda è disposta a pagare per ogni singolo prodotto o servizio di ogni classe merceologica!
Normalmente viene definito a periodicità annuale o comunque in un lasso di tempo ben definito.
Costo standard: come viene definito?
Per definirlo bisogna innanzitutto tenere in considerazione dei pre-requisiti, che possono sembrare scontati, ma a volte non lo sono:
- definire la specificità dell’unità di misura di riferimento e della valuta
- assicurarsi che sia chiaro a tutti gli addetti cosa e come si sta comprando, con le opportune conversioni nel caso c’è ne fosse bisogno
Eccoti di seguito un semplice esempio chiarificatore:
Classe Merceologica | U.M. | Conversione (opzionale) | Valuta |
---|---|---|---|
Barrame | Kg. | Pz | € |
Lavorazione Meccanica | Pz | Pz | € |
Bulloneria | Scatole | Pz | € |
Successivamente entrano in gioco i due veri fattori fondamentali:
1) oscillazioni di mercato
Per determinarle dovrai focalizzarti:
- sul valore medio precedente, scegliendo un lasso di tempo coerente con il mercato di riferimento
- sul valore corrente
- sulle previsioni a medio/lungo termine ,aiutandoti con studi di settore e strumenti finanziari
2) volumi
Le quantità che ci vengono fornite dai forecast commerciali e dalla storicità dei prodotti ci aiutano a determinare un lotto economico.
Costo standard: a cosa serve?
Eccoci arrivati al punto fondamentale!
Il costo standard ha molteplici funzioni all’interno delle aziende, ma fondamentalmente possiamo dividerle in due grandi filoni principali:
- l’area commerciale lo utilizza come base per la formulazione dei listini di vendita
- l’area controllo di gestione lo utilizza come base per la verifica dei target cost
Ti sarà immediatamente chiaro che, impattando così pesantemente sulla marginalità, diventano un dato chiave per la competitività e la solidità aziendale.
Le performance aziendali di solito vengono proprio analizzate attraverso la seguente formula:
Costo medio (anno in corso)/ Costo standard (anno in corso)
Costo standard: cosa fai se lo superi?

In linea più generale, lo sforamento del costo standard può avvenire per svariati motivi (la pandemia è sicuramente uno di questi).
Ti riportiamo di seguito alcune azioni necessarie da compiere, nel caso dovesse succederti di sforare il costo standard:
- richiedere al commerciale un aumento dei listini
- verificare la riduzione delle spese generali ed accessorie
- richiedere al commerciale promozioni su prodotti ad ampia marginalità
- verificare possibili saving interni inerenti alla famiglia di prodotto
- ottimizzare eventuali cicli interni
Eccoci alla conclusione, ora dovresti aver compreso l’importanza di questo dato e la sua correlazione strategica all’interno della tua realtà aziendale!
Facci sapere nei commenti la tua personale esperienza sull’argomento
Ci troviamo al prossimo articolo e nel frattempo continua a seguire Buyer’s Line!
A presto
Fonti:
– FareNumeri: https://farenumeri.it/costi-standard/
– Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Costo_standard
– Economiagestionale: https://economiaegestioneaziendale.com/2020/11/11/il-ruolo-dei-costi-standard-nel-processo-di-controllo/