Vai al contenuto
Home » Giornale del Buyer » Make to order o make to stock?

Make to order o make to stock?

Quale metodo è meglio utilizzare? Make to order o Make to stock?

Questa è sicuramente una delle principali domande che si pongono le moderne supply chain, per l’ottimizzazione e il monitoraggio dell’andamento dello stock di magazzino.

Con questo approfondimento capiremo insieme quali sono i principali concetti di queste due tipologie di approvvigionamento, evidenziandone i punti di forza e le carenze.

Non perdiamo quindi altro tempo, iniziamo!

Cosa sono?

La tipologia di approvvigionamento “make to order” consiste nell’avvio della produzione di determinati prodotti, solo ad avvenuta conferma dell’ordine del cliente e consente di customizzare i prodotti, sulle specifiche esigenze di un cliente.

Con “make to stock”, invece, identifichiamo un metodo di approvvigionamento, basato sulla pianificazione della produzione e sulla storicità di consumo di un determinato prodotto e sui forecast forniti dagli enti commerciali.

Quali sono I principali vantaggi e svantaggi?

Chiaramente ognuno di questi due metodi presenta dei vantaggi e degli svantaggi ed entrambi devono essere valutati secondo le specifiche realtà di ogni buyer.

Possiamo comunque trovare alcuni punti comuni, associabili a qualsiasi mercato di riferimento, che ti riportiamo di seguito.

Fig. 1 - I principali vantaggi e svantaggi di queste due metodologie
Fig. 1 – I principali vantaggi e svantaggi di queste due metodologie

Make to order

Ecco i principali vantaggi:

  • riduzione degli sprechi: se non esplicitamente richiesto dalle specifiche non si produce
  • riduzione delle inefficienze: tutta la produzione e le relative operazioni sono ottimizzate
  • aumento dei prodotti personalizzabili: si riescono a soddisfare le richieste mirate dei client

Ecco I principali svantaggi:

  • vendite irregolari: picchi stagionali e forti cali di produzione aumentano le criticità aziendali
  • rischio di rotture di stock: aumenta il rischio di esaurimento di materia prima in momenti di elevata domanda.
  • elevati tempi di attesa: la natura del metodo di approvvigionamento impone elevati tempi di attesa.

Make to stock

Ecco I principali vantaggi:

  • migliore gestione delle risorse: la pianificazione permette di gestire al meglio ogni reparto aziendale
  • ottimizzazione delle gestione delle scorte: avrai un flusso di lavoro fluido, pianificando la produzione in base alla gestione delle scorte
  • bassi tempi di attesa: la natura del metodo, se correttamente gestito, ti permetterà di ridurre al minimo i tempi di attesa

Ecco I principali svantaggi:

  • una domanda imprevedibile: nessuno ha la sfera di cristallo. La storicità ed il previsionale non sono garanzia dei consumi futuri
  • gestione dell’inventario: potresti dover gestire elevate quantità a stock o improvvise rotture
  • shortage: mai come in questo periodo potresti subire specifiche carenze di materiale

Per riepilogare: la produzione “make to order” è un ottimo compromesso tra tempo di consegna e utilizzo, mentre la produzione “make to stock” è un ottimo compromesso tra la disponibilità del materiale e la quantità a magazzino.

Speriamo che questo breve approfondimento abbia accesso il tuo interesse su questo argomento, ma nel caso lo volessi approfondire, noi di Buyer’s Line, ti consigliamo questa lettura:

Make-to-Order Vs; Make-to-Stock: The Role of Inventory in Delivery-Time Competition

Conoscevi questi due metodi di programmazione della produzione? Li hai trovato interessanti? Faccelo sapere nei commenti!!!

Ci troviamo al prossimo articolo e nel frattempo continua a seguire Buyer’s Line!
A presto

Fonti:

– Investopedia: https://www.investopedia.com/terms/m/make-to-order.asp
– Katanamrp: https://katanamrp.com/blog/make-to-order-vs-make-to-stock/#what-is-mts
– Planetogether: https://www.planettogether.com/blog/make-to-order-vs-make-to-stock-what-are-the-key-differences

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *