Nel nostro ultimo articolo abbiamo affrontato la gestione del rischio.
Oggi, per dare continuità a questo argomento, parliamo di shortage, il rischio forse più grande che una Supply Chain (ed in particolar modo il Procurement) deve saper gestire.
Con il termine shortage, in particolar modo nel mondo degli acquisti, si intende la carenza e scarsità di un determinato bene, specialmente di quei beni legati alle materie prime del mercato di riferimento in cui si opera.
Possono rientrare in questa categoria, riferita alle materie prime, quasi tutti i beni primari come metalli, semiconduttori, energia, gas ecc..
Tuttavia, con questo termine si vuole indicare anche la scarsità degli elementi strettamente legati alle materie prime di difficile reperibilità, che risultano primari ed essenziali per la composizione di un determinato prodotto.
Per fare un esempio su tutti: con il termine shortage viene anche indicata la scarsità di microchip, riscontrata in questo periodo, pur essendo i semiconduttori (di cui i microchip sono composti) la vera materia prima di riferimento.
Lo shortage è sicuramente una delle principali cause di ritardo sui progetti.
Si stima infatti che addirittura il 90% delle aziende la ritengano la causa principale dei ritardi delle consegne ai propri clienti.
Per questo motivo è importante conoscere le cause e cercare di provare a trovare delle possibili soluzioni.
Shortage: le principali cause

Come per qualsiasi altro argomento affrontato nei nostri articoli, è difficile ricondurre tutto a delle cause primarie. I mercati di riferimento sono molteplici e ognuno ha le proprie caratteristiche, che comportano determinate problematiche e situazioni.
Fatta questa premessa, partiamo da tre termini assoluti, che possono definire le principali cause che possono determinare uno shortage in qualsiasi settore:
1) Shortage: Aumento della domanda
Questo scenario solitamente si verifica o per una diminuzione del prezzo di un determinato bene, o per l’aumento di determinati fattori che ne scatenano l’aumento.
Un esempio, significativo e calzante con il nostro periodo, può essere un aumento inaspettato delle ondate di calore che richiede in modo diretto un aumento della produzione di energia.
2) Shortage: Diminuzione dell’offerta
Anche in questo caso lo scenario si può verificare per una riduzione del prezzo del bene, che non permette a tutti i produttori di rimanere sul mercato, in quanto scompare la minima marginalità o perché diminuisce la produzione del bene stesso.
Un esempio potrebbe essere un’imposizione sulla produzione annuale del petrolio da parte dell’Opec nonostante un vertiginoso aumento della richiesta.
3) Shortage: Provvedimento del governo
Questa casistica può avvenire, ad esempio, con l’introduzione di massimali di prezzo, che sul lungo periodo portano ad una scarsità dello stesso bene.
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A queste tre macro-cause ecomonico-finanaziarie, ne derivano quelle più specifiche e che possono essere rappresentate, ad esempio:
- da un’errata previsione dei consumi da parte dell’area commerciale
- Un aumento dei prezzi causato da un evento imprevisto e non calcolabile, come quelli che stiamo attraversando in questo periodo.
- dalla chiusura improvvisa della catena di fornitura per motivi finanziari.
Shortage: i rimedi per prevenirlo

Scenari come quelli attuali non consentono grandi margini di manovra previsione e soprattutto nessuno di noi puoi avere la sfera di cristallo.
Certamente, però, un’attenta analisi delle proprie materie prime, della loro composizioni e dell’area di appartenenza, può aiutarci a creare dei piani di contenimento, sul medio e lungo periodo, rispetto a fenomeni legati allo shortage.
1) Sviluppa strategie di Partnership con i fornitori
Sfruttando anche la classificazione della matrice di Kraljic, concentrati sui fornitori strategici, cercando di creare con loro delle collaborazioni tattiche. La ricerca del dialogo continuo e dello scambio di informazioni ti permetterà di calmierare i futuri rischi, riuscendo a prevenire eventuali colli di bottiglia. Inoltre potrai ottenere degli investimenti congiunti, come ad esempio la suddivisione dell’approvvigionamento del materiale per il lungo periodo.
2) Seleziona scupolosamente le attività di Make or Buy
In molti casi decidere di portare all’interno dell’azienda, attraverso un’integrazione verticale, alcuni prodotti, creando degli impianti di fabbricazione, può risultare la strategia vincente.
Riprendendo l’esempio dei microchip: proprio in questo periodo alcune aziende stanno prendendo in seria considerazione l’idea di creare degli impianti per la fabbricazione dei semiconduttori.
Portando la richiesta di materiale al tuo interno sarai in grado di manovrare più attentamente la richiesta di materiale, con un visione a lungo termine.
3) Valuta attentamente la tua capacità e i tuoi margini
È fondamentale imparare a gestire la capacità produttiva della propria azienda, quando si tratta di shortage. Se i materiali sono di difficile reperibilità, bisogna essere in grado di massimizzare i profitti, concentrando i propri sforzi sulle linee di maggiore marginalità ma valutando attentamente la propria capacità massima. In altre parole, valuta il valore di ogni prodotto.
4) Valuta a livello funzionale i tuoi prodotti
Essere in grado di valutare la funzionalità ed il design di un prodotto, può portare ad una riduzione del materiale da utilizzare.
Procurement, progettazione e personale dedicato agli imballi, dovrebbero lavorare a stretto contatto per ottimizzare i requisiti del prodotto senza intaccarne in alcun modo la qualità funzionale e percepita.
5) Conosci il tuo mercato di riferimento
È importante imparare a conoscere le materie prime con cui si lavora. Sapere come vengono prodotte, quali sono i mercati dove ve ne è la più alta produzione, gli sbocchi alternativi, sono tutte sfaccettature essenziali che possono aiutare a formulare dei possibili scenari futuri.
Tutto ciò ti aiuterà a prepararti sul lungo periodo.
6) Interfacciati con gli stakeholder
Cerca sempre di avere un dialogo aperto con tutti i livelli di gestione e non tenerti i problemi “nascosti”. Mettere sempre a conoscenza i più alti livelli dirigenziali, con le giuste tempistiche, ti permetterà di mitigare i rischi e di essere proattivo, grazie alla leadership aziendale.
Se questo articolo ha acceso il tuo interesse sui rischi dell’approvvigionamento e vuoi approfondirlo, noi di Buyer’s Line ci sentiamo di suggerirti questo libro:
– Il rischio di fornitura. Valutazione, mitigazione e gestione in catene di approvvigionamento complesse
Con questo articolo abbiamo voluto presentarti un argomento di grande attualità, che ti sarà sicuramente utile nel tuo viaggio all’interno del Procurement, aiutando ad affrontare con successo le sfide legate alla corretta fornitura della Supply chain.
E anche per questo articolo è tutto, ci troviamo al prossimo, e nel frattempo continua a seguire la tua Buyer’s Line!
A presto
Fonti:
– BEROEINC: https://www.beroeinc.com/supply-shortage-procurement/
– CIPS: https://www.cips.org/supply-management/analysis/2021/august/7-strategies-for-buyers-in-a-world-of-shortages/
– PROCUREMENTMAG: https://procurementmag.com/risk-management/supply-shortages-cause-9-in-10-businesses-to-delay-projects