In più di un’occasione ti sarà capitato di perdere ore di lavoro su qualche sistema gestionale MRP o ERP, per una o tutte le casistiche che ti riportiamo di seguito:
- inventari di fine anno con grandi rettifiche, che aiutano a riallineare giacenze fisiche e contabili, ma che azzerano le risorse e ti costringono a stressare il sistema
- richieste sotto lead time, per soddisfare i picchi di domanda o le esigenze produttive di clienti importanti
- inserimento di listini “infiniti” per adeguamento costi
La lista potrebbe continuare, ne siamo certi, ma nonostante queste problematiche, che il più delle volte riguardano la cattiva gestione aziendale dei processi, questi sistemi rimangano dei fedeli alleati per i buyer e per tutti gli artefici della supply chain (e non solo).
Per questo motivo, noi di Buyer’s Line, abbiamo deciso di indicarti i principali concetti, che caratterizzano questi due particolari gestionali, e le loro principali differenze, in modo da darti degli spunti per eventuali successivi approfondimenti.
E allora non perdiamo altro tempo, cominciamo!
MRP ed ERP: cosa sono?

Iniziamo dicendoti che prima che questi programmi venissero realizzati, i produttori mondiali dovevano fare l’inventario e pianificare acquisti e produzione, completamente a mano (incredibile pensarlo ai giorni nostri!).
Ti lasciamo immaginare come l’errore umano e i tempi di realizzazione potessero influenzare il ciclo produttivo dell’azienda.
Il primo MRP venne sviluppato agli inizi degli anni 50 da General Elettric e Rolls Royce.
MRP
L’acronimo MRP deriva dalle parole inglesi: “Material Requirements Planning” .
La caratteristica di questo software è quella di aiutare i pianificatori della produzione a prevedere ed ordinare i materiali con i corretti tempi di approvvigionamento, tenendo monitorate le scorte di magazzino.
Inoltre facilita la creazione di ordini controllati, trasparenti e più efficaci (come l’invio di richieste a programma), evita sovraccarichi e fa in modo di migliorare la gestione delle scorte e la messa a disposizione del capitale circolante, per un utile impiego nelle attività produttive.
Infatti ti aiuta a concentrarti proprio sull’analisi di queste attività produttive, permettendone l’ottimizzazione e garantendo all’azienda la possibilità di avere più liquidità, da poter investire sul mercato. Puntando il focus direttamente sul Procurement, la nostra area di appartenenza, solitamente le principali funzioni di un MRP sono:
- controllo delle scorte
- pianificazione della produzione
- gestione delle scorte
- gestione della catena di approvvigionamento
Ora però prenditi un attimo! Se vuoi approfondire i concetti di “capitale circolante” e di gestione finanziaria in generale, ti consigliamo questi approfondimenti, che puoi anche trovare nella nostra sezione dedicata ai libri:
– Finalmente ho capito l’economia
– Finalmente ho capito come leggere un bilancio
ERP
L’acronimo ERP deriva dalle parole inglesi: “Enterprise Resource Planning”.
La caratteristica di questo software è che fornisce gli strumenti per operare in tutte le aree delle aziende (e non solo in quelle dedicate alla produzione) e consente la pianificazione delle risorse aziendali.
Potremmo quindi dirti che è un software più inclusivo rispetto all’MRP, in quanto include moduli che oltre alla produzione, possono riguardare tutte le altre funzioni aziendali.
Potremmo quindi dire che un sistema ERP contiene, nella maggioranza dei casi, un MRP al suo interno.
Non si concentra solo sulle celle produttive, ma abbraccia tutti i reparti, e le sue principali funzioni sono:
- gestione aziendale di qualità
- gestione clienti
- contabilità finanziaria
- controllo di gestione
- produzione (MRP)
- elaborazione dell’ordine (MRP)
- gestione della catena di approvvigionamento (MRP)
- servizi dati
Fino a qui, ti abbiamo introdotto queste due tipologie di software ma, se l’argomento ti interessa e vuoi saperne di più, ci sentiamo di consigliarti questo approfondimento che potrebbe darti una visione più ampia:
– Standard di base dei sistemi informativi aziendali
MRP ed ERP: obbiettivi e differenze

Partiamo subito identificando la principale differenza tra i due sistemi.
Un sistema ERP integra ogni parte dell’azienda, dando il controllo sull’intero processo, dall’acquisto allo stoccaggio fino alla vendita del cliente. Un buyer che lavora in un’azienda, non solo manifatturiera, avrà sicuramente a che fare con questo tipo di sistema che integra al suo interno, un modulo MRP.
Il modulo MRP infatti è un metodo utilizzato nelle area di produzione e può essere usato singolarmente nelle piccole-medie aziende esclusivamente manifatturiere, dove non vengono integrate la gestione delle risorse e le altre aree aziendali (tipo amministrative).
Possiamo quindi definire, per semplicità, che l’MRP è un modulo dell’ERP, che a volte può essere usato singolarmente.
A questo punto ti potranno essere più chiari gli obbiettivi dei due sistemi e per completezza te li riportiamo di seguito, suddivisi per sistema gestionale:
Obbiettivi di un MRP
- garantire che i prodotti siano disponibili per la consegna ai clienti
- assicurarsi che i materiali giusti siano disponibili per la produzione
- mantenere i livelli di inventario dei materiali e dei prodotti finiti
- pianificare le attività produttive, degli ordini di vendita e degli acquisti
Tutto ciò viene definito in base agli ordini clienti, che vengono inseriti, ed in base ai budget che vengono elaborati dalla funzione commerciale.
Una volta inseriti tutti i dati di partenza (gli obbiettivi di vendita e di stoccaggio) viene fatto “girare” il sistema MRP in modo da rilasciare quanto precedentemente indicato.
E’ molto importante che i dati inseriti a sistema, dal buyer, come:
- prezzi
- lead time
- tempi di transizione
- scorte di sicurezza
- costo standard
- fornitore principale
siano corretti, in modo da evitare rotture di stock e ritardi clienti!
Obbiettivi di un ERP
- migliore gestione e monitoraggio della conformità agli standard normativi
- risparmio sui costi grazie all’automazione e all’integrazione che portano a una maggiore efficienza e produttività
- riduzione degli errori umani, del tempo e delle risorse spesi in modo improprio
- comunicazione e collaborazione migliorate tra ruoli e reparti
- crescita aziendale scalabile
- migliore gestione di partner e fornitori
Da questo elenco si deduce quindi che un sistema ERP consente di migliorare tutti i processi aziendali, concentrando il focus sugli aspetti organizzativi e finanziari. Fornisce una visione completa di tutte le operazioni di un’azienda, e deve essere chiaramente utilizzato in maniera corretta per espletare al meglio la propria funzione.
Non ci dilungheremo oltre nell’approfondimento di questa tematica, ma se l’argomento ti interessa e vuoi approfondirne degli aspetti, ricordati di commentare l’articolo!
Le tue domande potranno fornire spunti utili a noi e a tutti i lettori di Buyer’s Line!
Molto bene, speriamo, con questo articolo, di averti dato spunti utili per affrontare nuove sfide e per continuare la strada per raggiungere i tuoi obbiettivi nella tua carriera da Buyer.
E anche per questo articolo è tutto, ci troviamo al prossimo e nel frattempo continua a seguire la tua Buyer’s Line!
A presto
Fonti:
– THE ACCESS GROUP: https://www.theaccessgroup.com/en-gb/blog/erp-mrp-all-you-need-know/
– QAD: https://www.qad.com/blog/2021/06/erp-vs-mrp-key-differences-and-features
– TEC: https://www3.technologyevaluation.com/research/article/difference-mrp-erp-scm-aps.html
– SELECT HUB: https://www.selecthub.com/enterprise-resource-planning/mrp-vs-erp-differences-between-systems/
L’articolo é ben scritto, fotografa alla perfezione la realtà dei flussi produttivi all’interno di un un’azienda.
Voglio fare una piccola riflessione sui Advanced Analytics, intesi come la capacità di trarre valore dai dati raccolti dai processi e dai prodotti digitalizzati. Per molti sono essi stessi una tecnologia, ma qui la prospettiva si amplia: bisogna saper identificare il giusto perimetro di conoscenza, chiedersi quali dimensioni saranno davvero significative per incrementare efficienza, efficacia e flessibilità nel contesto aziendale e nel mercato di riferimento.
Grazie per il tuo commento e per la tua interessante riflessione!
Analizzare i dati e le informazioni aziendali attraverso la Business Intelligence sarà uno dei prossimi argomenti che tratteremo.
Sicuramente, come hai scritto anche tu, i dati, da soli, non sono sufficienti: serve una buona capacità di analisi e un’adeguata formazione per una corretta lettura. In questo modo si evita che il risultato, dell’analisi dei dati stessi, sia soggettivo.
Se il progetto ti piace e vuoi contribuire scrivi a support@buyersline.it
Grazie ancora e continua a seguire Buyer’s line!