Una delle scelte più impattanti sui bilanci aziendali, è sicuramente quella che riguarda la corretta analisi delle strategie “Make or Buy”.
Questa analisi è molte volte sotto la responsabilità degli acquisti (più precisamente viene affidata al Technical Buyer) che, attraverso il confronto con gli altri enti aziendali, effettuano un’analisi dei costi (attraverso uno dei metodi esposti nell’articolo precedente) formulando le migliori strategie possibili.
Ma cos’è l’attività di Make or Buy?
Semplificando al massimo, potremmo dire che:
svolgere un’attività di Make or Buy significa effettuare una scelta tra la produzione di un determinato bene o servizio (all’interno dell’azienda presa in esame) e l’acquisto diretto (attraverso l’assegnazione a fornitore esterno).
Questa analisi può richiedere l’esborso di ingenti capitali, per il finanziamento di attrezzature, linee, ecc.. e può impattare pesantemente sulle decisioni strategiche di un’azienda. Per questo motivo i risultati di questa analisi, a seconda della rilevanza economica, possono essere oggetto di esame dei più alti livelli manageriali dell’azienda.
Da queste considerazioni si possono formulare ipotesi, che potrebbero portare ad un’ integrazione verticale dell’intero ciclo produttivo dell’azienda, gestendo interamente tutte le attività della catena del valore di un determinato prodotto o servizio.
Se questo argomento ti interessa e vuoi approfondire le basi che portano alle dinamiche del Make or Buy, noi di Buyer’s Line abbiamo pensato di consigliarti questo approfondimento:
– Concorrenza impresa strategie
Quali sono le casistiche che portano ad un’attività di Make or Buy?

Possono essere molteplici le casistiche che portano ad un’attività di Make or Buy e, come al solito, dipendono dal contesto e dal settore del mercato di riferimento nel quale lavoriamo tutti i giorni.
Fatta questa premessa abbiamo deciso di indicarti 4 casistiche essenziali, che potrebbero adattarsi tranquillamente anche al tuo contesto lavorativo:
1) Nuovi Prodotti o Servizi
Il miglioramento continuo è un mantra trasversale delle aziende appartenenti ai settori più disparati. Nuove esigenze del cliente e avanzamento tecnologico sono fattori essenziali per poter competere nel moderno mercato mondiale. Su queste premesse si poggiano le basi delle indagini che un ufficio acquisti è chiamato a svolgere, per prendere le decisioni di produzione e approvvigionamento più vantaggiose.
2) Prestazioni insoddisfacenti del fornitore
La scarsa attendibilità dei target dei KPI, da parte di un fornitore, può portare ad un’analisi di questo tipo, nel caso in cui non si riesca a trovare una valida alternativa esternamente. Questa attività, definita di In-Sourcing, prevede chiaramente un’analisi estremamente accurata ipotizzando, in alcuni casi, anche la creazione di nuove linee di produzione e l’acquisto di attrezzatura dedicata.
3) Cambiamento della domanda di Mercato
Mai come in questo periodo lo sbalzo dei costi delle materie prime (materiali, trasporti, energia) ha portato un’elevata incertezze sui futuri andamenti di mercato.
Questa incertezza risulta essere ciclica e per questo motivo si presta molto bene a questo tipo di analisi.
Una riduzione della domanda di mercato si traduce in una conseguente riduzione delle ore produttive, fino ad arrivare alla dismissione parziale o totale delle linee.
Le direttive tenderanno, attraverso un’attività di in-sourcing, a riportare internamente lavori precedentemente affidati a fornitori esterni.
In questi casi l’abilità di negoziazione del buyer è fondamentale!
Infatti dovrai essere un abile stratega in modo da soddisfare le direttive aziendali, senza però portare fornitori, strategici e storici, a situazioni critiche.
Per migliorare in questo campo, noi di Buyer’s Line, ci sentiamo di consigliarti questo corso, che puoi trovare anche nella nostra sezione dedicata:
– Negoziazione: il corso fondamentale
4) Delocalizzazioni o ristrutturazioni
In particolari situazioni di mercato, quando per esigenze produttive, economiche o tecnologiche si vogliono spostare dei servizi o dei prodotti in altri paesi, capire quali di questi possono essere maggiormente impattanti a livello economico è fondamentale!
Quali sono i fattori che influenzano un’attività Make or Buy?

Dopo aver visto quali possono essere alcune casistiche generali che possono portare ad un’analisi di tipo Make or Buy, cercheremo di farti comprendere quali fattori potranno influenzare questa tua analisi.
La valutazione dovrà consistere in un approccio quantitativo e qualitativo che terrà conto di diversi aspetti e situazioni che possano influenzare il breve, medio e lungo periodo.
Di seguiti ti riportiamo quelli essenziali:
1) Strategia aziendale
Quanto è importante il prodotto per la strategia aziendale? Se è molto importante, allora potrebbe essere più corretto produrre il prodotto internamente, al fine di mantenere il controllo completo su di esso. Questa opzione è più probabile che venga presa se l’azienda dispone di una tecnologia di produzione proprietaria che non vuole condividere con un fornitore. Al contrario, qualcosa che ha poca importanza può essere più facilmente spostato su un fornitore.
Inoltre nella strategia aziendale bisogna tener conto dell’attrattività di quel determinato prodotto e delle conseguenze sulla risposta del mercato nel caso venga demandando alla produzione esterna.
2) Rischi di produzione, rottura di stock e capacità finita
Qualità inferiore ed una minore affidabilità e prevedibilità di consegna rappresentano criticità importanti. Alcuni esempi possono essere rappresentati da un’inaspettata chiusura di una fabbrica che si era delocalizzata per un contenimento dei costi, o il blocco di consegna di una fornitura per mancanza di noli disponibili.
D’altro canto anche l’internalizzazione può nascondere delle grandi insidie e la principale può essere rappresentata dalla capacità finita di produzione, infatti un’azienda può non avere abbastanza linee per sopperire alla volatilità del mercato di riferimento.
3) Costi
I fattori economici includono:
- l’impatto dell’esternalizzazione sul capitale
- i possibili risparmi che si possono ottenere attraverso l’esternalizzazione/internalizzazione
- il ritorno sul capitale investito e sulle attività.
Le aziende tendono a includere costi fissi quando sommano i loro costi interni, il che non è corretto.
Solo i costi diretti dovrebbero essere inclusi nella compilazione del costo interno per fabbricare un prodotto internamente. Questo importo deve essere confrontato con il prezzo quotato di un fornitore.
Quali scelte effettuare in un’attività di Make or Buy?

L’ultima tappa per comprendere l’attività di Make or Buy, consiste nel capire come effettuare le scelte per indirizzare i prodotti o servizi oggetto della nostra analisi.
Per prima cosa è importante suddividere i fattori che possono favorire una delle due scelte. Per semplicità ti riportiamo di seguito i principali:
1) Fattori che favoriscono il Make
- considerazioni sui costi
- integrazione su alcune fasi di un impianto già esistente
- un miglioramento del controllo qualitativo
- nessun fornitore competente e/o affidabile
- la segretezza del progetto, necessaria per proteggere la tecnologia proprietaria
- controllo delle spese di trasporto, lead time e magazzinaggio
- ragioni politiche, ambientali o sociali
- utilizzo produttivo della capacità dell’impianto in eccesso per aiutare ad assorbire il sovraccarico fisso (utilizzando la capacità inattiva esistente)
- per mantenere una forza lavoro stabile (in tempi in cui ci sono vendite in calo)
- maggiore garanzia di fornitura continua
2) Fattori che influenzano il Buy
- mancanza di competenza
- il know-how e la ricerca specializzata dei fornitori
- esigenze di piccoli volumi
- aspetti di costo (costa meno acquistare l’articolo)
- elemento non necessario alla strategia dell’azienda
- impianti limitati per una fabbricazione o capacità inadeguata
- preferenza del marchio
Secondariamente, in qualità di buyer, dovrai avere chiari i costi che influenzeranno le due scelte.
A seconda della strada che seguirai avrai infatti dei costi differenti da tenere in considerazione:
1) Costi che si analizzano per il Make
- per il trasporto delle scorte
- di manodopera diretti
- in conto capitale
- di acquisto
- operativi incrementali di fabbrica
- manageriali incrementali
- eventuali spese di follow-on derivanti dalla qualità e dai problemi associati
2) Costi che si analizzano per il Buy
- acquisto della parte
- trasporto
- acquisti incrementali
- ricezione e ispezione
- eventuali spese di follow-on associate al servizio o alla qualità
A questo punto dovrai radunare tutte le informazioni ricevute, completando l’analisi e corredandola anche degli aspetti qualitativi che possono essere rappresentati, ad esempio, dalla bontà delle merci, dall’affidabilità del fornitore, dalla qualità degli impianti, ecc..
Molto bene, speriamo, con questo articolo, di averti dato spunti utili per affrontare nuove sfide e per continuare la strada per raggiungere i tuoi obbiettivi nella tua carriera da Buyer.
E anche per questo articolo è tutto, ci troviamo al prossimo e nel frattempo continua a seguire la tua Buyer’s Line!
A presto
Fonti:
– CLEVERISM: https://www.cleverism.com/make-or-buy-decision-step-by-step-guide/
– PROCUREMENT: https://procurementmanagement.pressbooks.com/chapter/make-or-buy-in-sourcing-or-outsourcing/
– STRATEGY: https://www.strategyand.pwc.com/gx/en/insights/2002-2013/make-or-buy/strategyand-make-or-buy-sound-decision-making.pdf
– INVESTOPEDIA: https://www.investopedia.com/terms/m/make-or-buy-decision.asp
– ACCOUNTING: https://www.accountingtools.com/articles/make-or-buy-analysis.html