Con il termine generico “commodities” si identificano tutte le materie prime di base e non lavorate, che possono essere rappresentate, ad esempio, da prodotti agricoli, energetici e minerari.
Con questo articolo vorremmo proprio partire da questo concetto, analizzando il ruolo delle materie prime all’interno dell’ufficio acquisti, concentrandoci però su degli specifici settori (sarebbe impossibile analizzarli tutti) rappresentati dalle aziende che acquistano prodotti realizzati con metalli.
I settori
Tra i settori di riferimento, che rientrano in questa analisi, possiamo sicuramente indicare:
– Automotive
– Trattoristica
– Motocicli
– Aerospaziale
– Meccanica varia (pompe, riduttori, trasmissioni, ecc..)
Ognuno dei settori sopra elencati utilizza e compra queste commodities anche se, chiaramente, verranno acquistate con delle metodologie differenti.
E’ inoltre essenziale specificare che, in ambito Procurement, la definizione iniziale assume una leggera differenza: in pratica quando ci approcciamo alla classe merceologica delle materie prime, in questi specifici settori, non ci stiamo riferendo ai minerali estratti dalle miniere, che pur devono essere analizzati per gli andamenti dei prezzi, ma, più nello specifico, a componenti come:
- Fusioni
- Stampati
- Barrame
- Anelli laminati
- Forgiati
In questo articolo, in merito alla definizione di commodities, ci porremmo a metà tra il concetto finanziario e quello del Procurement, per cercare di capire come e dove vengono realizzati questi prodotti primari, in che modo vengono acquistati e il migliore modo di analizzarli. Proveremo a darti gli strumenti utili per mettere in atto una corretta strategia verso questa classe merceologica.
Fatta questa breve premessa, dovrebbe esserti ora più chiara la definizione iniziale data alla ghisa e all’ acciaio, due materiali che abbiamo voluto rappresentare come le vere commodities degli uffici acquisti.
Non perdiamo altro tempo quindi e addentriamoci in questa analisi.
Commodities: la ghisa e l’acciaio come vengono prodotti?
La ghisa è una lega di ferro-carbonio, contenente una % di carbonio superiore al 2,1%.
Viene realizzata negli Altoforni, che sono degli impianti siderurgici, alti tra i 30 e i 40 metri, strutturati per questa produzione, e che utilizzano tre elementi fondamentali:
- il fondente
- il coke
- il minerale del ferro
Con questa realizzazione, la ghisa viene denominata di “prima fusione” o ghisa “greggia” e ha due fondamentali tipi di utilizzo: come materiale di partenza nella produzione dell’acciaio, o come materia prima per la produzione dei getti di ghisa, cioè ghisa di seconda fusione.
Commodities: la ghisa di seconda fusione

Con la denominazione di ghisa di seconda fusione si identifica il materiale che comunemente viene acquistato dai buyer, che si occupano di questa classe merceologica. La carica metallica di questo prodotto, e quindi la composizione principale, è composta da pani di ghisa di prima fusione e pacchetti di rottame di lamierino.
Se per caso ti interessa ricevere un esempio di composizione di un getto di ghisa, iscriviti alla nostra newsletter e fanne richiesta, saremo lieti di inviarti un semplice esempio in Excel.
Inoltre, se hai dei problemi con Excel e non riesci a realizzare quello che vorresti, scrivici (support@buyersline.it) e saremo lieti di proporti un corso giusto per te!
Il processo fusorio della ghisa, come quello dell’acciaio, produce queste tre tipologie di prodotti:
- lingotti
- barre in colata continua
- prodotti in forma:
– transitoria
– permanente
Nella stragrande maggioranza dei casi però, si acquistano particolari realizzati tramite grezzi prodotti attraverso l’utilizzo di modelli.
Le tipologie
La ghisa di seconda fusione si differenzia, a seconda della sua composizione, in molteplici tipologie che possono essere così riassunte:
GRIGIA: facilmente lavorabile, 2-4% di carbonio, >3%Si, usati per stampi di fonderia.
BIANCA: bianca, dura, fragile, 2-4-% di carbonio, 5% Mn, usata per l’acciaio dolce.
TEMPRATA: grigia, adatta per stampi di pezzi di macchine e ruote
SFEROIDALE: si distingue da quella grigia per la sua composizione chimica e, rispetto a questa, contiene piccolissime quantità di Mg, cerio, ecc. che influenzano la formazione di grafite a forma di sfere e, inoltre, la sferoidale contiene meno zolfo. La ghisa sferoidale ha buona lavorabilità in campo meccanico e automobilistico.
EMATITE: ghisa grigia, utilizzata in fonderia per molteplici impieghi.
DA AFFINAZIONE: con contenuto di silicio inferiore all’1 %, utilizzata per fabbricare l’acciaio.
A livello economico la diffusione della ghisa è avvenuta grazie alla sua buona fusibilità e per la compatibilità ad adattarsi in forme anche molto complesse ad un prezzo drasticamente inferiore rispetto a qualsiasi altro processo di lavorazione.
Commodities: l’acciaio

L’acciaio è una lega di ferro-carbonio, contenente una % di carbonio superiore al 2,06%.
Viene prodotta tramite ciclo integrale con l’utilizzo di ghisa greggia, oppure attraverso l’utilizzo di rottami di ghisa con l’utilizzo di un forno elettrico.
Gli acciai possono essere classificati in base:
a) alla composizione chimica
b) all’applicazione
I principali componenti nel processo fusorio dell’acciaio sono:
a) materiali ferrosi di carica: ghisa, rottami di ferro e acciaio.
b) correttivi e portatori di elementi di lega: ferro-leghe, metalli e leghe, ricarburanti.
c) ossidanti
Una volta ottenuto l’acciaio liquido, per solidificarlo, si utilizzano due processi (dai quali si possono ottenere differenti tipologie di semilavorati):
- la colata in lingottiera
- la colata continua
Tipologia di semilavorati
Attraverso i lingotti vengono realizzati dei componenti atti alla realizzazioni di prodotti che dovranno essere successivamente sbozzati o fucinati. Questi particolari sono migliorativi in quanto le fibre sono distese ed hanno caratteristiche meccaniche migliorative.
Le tipologie di prodotti che vengono realizzate, tramite questi due processi, sono così definite:
BLUMI: semilavorati di sezione quadrata, con spigoli arrotondati e spessori da 120 mm e fino a 400 mm.
BILLETTE: semilavorati di sezione quadrata, con spigoli arrotondati e spessori a > 50 mm e fino a 120 mm.
BRAMME: Il rapporto larghezza/ spessore è maggiore o uguale a 2 e lo spessore non inferiore a 50 mm. Se il rapporto è maggiore di 4 si parla di bramme appiattite.
Da queste derivano, tramite ulteriori processi, tutte le altre tipologie di semilavorati che vengono successivamente utilizzati nell’industria siderurgica.
Ti riportiamo di seguito uno schema riassuntivo che potrebbe aiutarti:

Non addentrandoci oltre sugli aspetti prettamente tecnici, se l’argomento ti interessa, o se sei semplicemente curioso, ti lasciamo di seguito alcuni libri di sicuro interesse che potrebbero aiutarti ad approfondire l’argomento:
Libri tecnici
- Struttura e progresso tecnologico dell’industria siderurgica
– Manuale della fonderia.
– Societa’ anonima acciaierie e ferriere lombarde
– Progettare con gli acciai.
La ghisa e l’acciaio: come verificare i prezzi?
Sia per la ghisa che per l’acciaio è importante capire cosa si sta acquistando per riuscire a comprendere come muoversi sul mercato di riferimento, ottenendo la migliore quotazione.
Solo capendo la composizione del semilavorato che andremo ad acquistare potrai comprendere quali siano i fattori che influenzano il prezzo.
In che modo conoscere la struttura influenza il prezzo e le trattative delle commodities?
Conoscere la struttura di un particolare ti permetterà di comprendere come ogni singolo componente inciderà sul prodotto finale.
Capendo il peso di un determinato componente potrai calcolare come ripartire la percentuale di aumento o di scontistica sul prodotto finale. Potrai analizzare l’andamento dei prezzi dei singoli componenti e dopo potrai ripartili sul componente oggetto dell’acquisto.
Per aiutarti a comprendere meglio questa parte, fondamentale per un buyer, abbiamo pensato di farti un esempio, semplificativo, che potrai, tranquillamente, riportare nella tua vita lavorativa:
– Ghisa (nell’esempio sono state utilizzate percentuali ipotetiche)
Stai acquistando delle fusioni di ghisa e all’improvviso ti viene richiesto un aumento, sulla base dell’incremento del costo dei componenti della carica metallica.
Conoscendo la composizione della carica così come riportata:
–Carica Metallica: 100,00%
–Pani in ghisa: 53,00%
–Rottami (Pacchi di lamierino 30*30): 42,00%
–Altre leghe: 5,00%
e sapendo che questa pesa sul processo fusorio per un 60%, avrai la composizione della richiesta dell’aumento.
Andando poi a verificare l’andamento di ognuno di questi componenti su appositi siti di riferimento, o direttamente sulle borse più accreditate (tipo la LME che è la borsa di riferimento per le materie prime) potrai verificare l’andamento dei prezzi, creandoti uno storico ed avendo tutte le informazioni necessarie per affrontare correttamente la trattativa.
Chiaramente la stessa situazione si potrebbe replicare con semilavorati in acciaio andando a verificare la situazione di billette, blumi, vergelle, ecc.. e ripartendo la percentuale di incidenza sul prodotto finale.
Commodities: dove analizzare e come prevedere i prezzi di ghisa e acciaio?
Come anticipato prima, quando parliamo di prezzi di materie prime, la borsa LME di Londra è un punto di riferimento (soprattutto dal 2008 sono stati lanciati dei contratti futures sulle billette in acciaio, per poi proseguire anni più tardi anche con i rottami).
Le borse, e i prodotti come i futures, anche se ci aiutano a capire, in maniera immediata (ma non certa), come potrebbero fluttuare, nei mesi futuri, i prezzi di determinati componenti, non possono essere considerati strumenti assoluti.
Bisogna verificare tanti altri fattori come, ad esempio, chi sono i maggiori produttori del materiale che vogliamo acquistare e delle sue componenti.
Considerando infatti che più della metà della produzione di acciaio grezzo è appannaggio della Cina, non si può prescindere da un’analisi socio/economico/politica di questo paese se si intende procedere con un contratto di medio o lungo periodo sull’acquisto di questa tipologia di materiale.
Per aiutarti nel tuo mestiere da buyer, sapendo bene che il tempo per analizzare in maniera completa tutti gli elementi è sempre meno, ti elenchiamo alcuni siti web che ti potranno venire in soccorso semplificando notevolmente questa analisi. Te li riportiamo di seguito:
– https://www.pricepedia.it/
– www.siderweb.com
– www.metalweek.it
Ti consigliamo, infine, di tenerti sempre informato e aggiornato sulla classe merceologica che stai gestendo.
Chiaramente non potrai conoscere completamente la materia (non è questo il tuo mestiere),
ma dovrai capire meglio i meccanismi che la regolano per poter attuare un’efficace metodologia di acquisto.
Abbiamo quindi definito le caratteristiche principali di questi due materiali, dandoti degli spunti per eventuali approfondimenti che ti saranno certamente utili nel tuo lavoro da buyer.
E anche per questo articolo è tutto, ci troviamo al prossimo e nel frattempo continua a seguire la tua Buyer’s Line!
A presto
Fonti:
– STEELBB: https://www.steelbb.com/steelfutures/
– WORLDSTELL: https://www.worldsteel.org/publications/infographics.html
– DICMA: http://dicma.ing.uniroma1.it/sites/default/files/didattica/Dispense_SID_14.pdf