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Gli Incoterms all’interno del Procurement

In un mondo sempre più frenetico e globalizzato, è diventato assolutamente fondamentale avere uno standard di consegna internazionale che identifichi, in maniera chiara ed univoca, la responsabilità dei costi (di spedizioni e assicurativi) e i rischi per la competenza di ogni trasporto. E’ su questo presupposto che sono nati gli Incoterms.

Ma cosa sono gli Incoterms?

Gli Incoterms, dall’inglese International Commercial Terms, sono delle regole/voci contrattuali mondiali. Queste voci sono poste sotto la supervisione della Camera di Commercio Internazionale e identificano gli obblighi tra compratore (buyer) e venditore (fornitore).

Sono riconosciuti nel commercio globale e vengono assimilati all’interno dei normali contratti di acquisto.
E’ giusto però sottolineare che gli Incoterms non sono obbligatori e talvolta possono subire delle specifiche variazioni.

Come Buyer, dovrai imparare ad identificare molto bene le varie tipologie esistenti di Incoterms, in modo da avere un maggiore controllo sui costi, che ti garantirà il rispetto del budget su tutta la linea di approvvigionamento.

Infatti, in base al materiale e al luogo di produzione, potresti dover sostenere dei fermi inaspettati causati, ad esempio, da visite ispettive di varia natura o dalla mancanza di adeguata documentazione. 

La contrattazione degli Incoterms

Figura 1 in cui si elencano i fattori che determinano gli Incoterms
Fig. 1 – I fattori che determinano gli Incoterms

Un’aspetto da non sottovalutare nella scelta degli Incoterms è la contrattazione. 
Questa consiste nel riuscire ad ottenere la migliore resa, cioè dove e come verrà consegnata la merce, e la più completa copertura assicurativa, rispetto agli obbiettivi prefissati.
Ottenere questi obbiettivi ti richiederà abilità negoziative perché, oltre ad un aspetto economico, ti permetteranno di sgravarti dei rischi legati all’esportazione ed importazione del materiale.
La contrattazione che può, ad una prima analisi, sembrare abbastanza semplice risulta invece collegata a molteplici fattori, come ad esempio:

  • analizzare le più adeguate scorte di magazzino e punti di riordino, che tengano conto dei medi e lunghi Lead Time di approvvigionamento e che ti permettano di organizzare all’occorrenza, eventuali (costosi) trasporti via aerea, per sopperire alle non pianificate rotture di stock, perché anche in ambito di acquisti internazionali è fondamentale.
    In merito a questo, ti invitiamo a leggere anche il nostro articolo dedicato alle scorte e al punto di riordino (qui il link).
  • prevedere la contrattazione con un terzo attore, lo spedizioniere, che a seconda dell’Incoterms scelto, dovrà essere adeguatamente “seguito” per evitare ritardi e, nei casi più gravi, perdite di materiale.

Ricordati quindi che una non corretta specifica contrattazione degli Incoterms, ti costringerà ad operare con degli extra costi che potrebbero mettere a rischio il tuo budget.

Come si suddividono gli Incoterms?

Figura 2 in cui si identificano le modalità di suddivisione degli Incoterms
Fig. 2 – Modalità di suddivisione degli Incoterms

L’attuale suddivisione degli Incoterms è entrata in vigore dal 01/01/2020, ed ha come principale obbiettivo quello di rendere chiari i seguenti aspetti:

  • Spese di spedizione e trasporto
  • Punto di consegna
  • Regole di importazione ed esportazione
  • Copertura assicurativa

Gli Incoterms sono quindi suddivisi in undici voci resa, che vengono raggruppate sia in base alla modalità di trasporto utilizzata (due gruppi) che in base al grado di responsabilità in capo al venditore (quattro gruppi):

A) Suddivisione in base alla modalità di trasporto

  • Qualsiasi modalità di trasporto: EXW, FCA, CPT, CIP, DAP, DPU, DDP
  • Trasporto via acqua: FAS, FOB, CFR, CIF

B) Suddivisione in base alla responsabilità del venditore

  • E: EXW → Partenza
  • F: FCA – FAS – FOB → Prima dell’imbarco
  • C: CPT – CIP – CFR – CIF → Dopo l’imbarco
  • D: DAP – DPU- DDP → Dopo lo scarico merci (eccezione in alcuni casi per il DAP)

Attraverso queste undici voci di resa riuscirai a coprire quasi tutte le casistiche relative all’acquisto di materiale, che ti potrebbero capitare nel commercio internazionale di merce, ponendo particolare attenzione alla sicurezza della circolazione delle merci, alle coperture assicurative e alle polizze.

Eventuali varianti potranno quindi essere facilmente inserite a livello contrattuale.

Definiamo le 11 voci degli Incoterms

Figura 3 in cui si elencano le 11 voci di resa
Fig. 3 – Le 11 voci di resa

Eccoti quindi di seguito una breve ma significativa definizione di ogni singola voce.

Pensiamo che per farti capire meglio il loro significato, sia sufficiente sottoporti una breve analisi di ciascuna voce.
Ricordati però che se qualcosa non è chiaro, o non è sufficientemente approfondito, ci puoi scrivere a support@buyersline.it oppure lasciarci un messaggio nei commenti, saremo lieti di risponderti!

EXW – Franco fabbrica

E’ il fornitore che mette a disposizione la merce presso la sua sede o in un luogo convenuto per la presa.
L’unico obbligo del fornitore è quello di fornire l’accesso al carico, senza la preoccupazione di caricare la merce. Se non espressamente indicato all’interno del contratto, anche un’eventuale danno nella fase di carico merci risulterà a carico del buyer, come tutte le pratiche di esortazione ed importazione.

FCA – Franco vettore

Il fornitore consegna la merce ad un vettore designato in fase contrattuale, occupandosi di emettere tutta la documentazione relativa alla pre-esportazione, come pratiche doganali e portuali, ed eventualmente (se richiesto) le pratiche di esportazione. Dal punto di consegna della merce fino alla destinazione, i costi e l’assicurazione sono a carico del buyer.

CPT – Trasporto pagata fino a…

La merce viene consegnata, dal fornitore, ad un vettore ed in un luogo concordato tra le parti, sostenendone i costi. Nel caso di più vettori il “rischio” e quindi i costi assicurativi per un eventuale danneggiamento, o sparizione della merce, passano in capo al buyer dopo che il fornitore avrà consegnato la merce al primo vettore, assieme alla pratiche inerenti l’importazione.
Il fornitore dovrà quindi espletare tutte le pratiche doganali relative all’esportazione.

CIP – Trasporto e assicurazione pagati fino a…

Simile all’FCA, ma in questo caso il fornitore dovrà sostenere anche i costi assicurativi.
Infatti tutte le altre condizioni rimango invariate a quelle dell’FCA.

DAP– Reso al luogo di destinazione

E’ obbligo del fornitore consegnare la merce ad una destinazione concordata, oltre il terminal. Con la definizione terminal si indica qualsiasi luogo coperto o scoperto come: una banchina, un magazzino o un piazzale per container. In questo caso dovranno essere espletate, a carico del fornitore, tutte le pratiche di importazione ed esportazione e la merce dovrà essere assicurata a carico del fornitore, fino al punto di consegna concordato.

DPU– Reso al terminal

Il fornitore è obbligato a consegnare la merce, una volta sdoganata, al terminal convenuto
Il fornitore deve sostenere tutti i costi ad eccezione di carico e trasporto dal porto.

DDP– Reso Sdoganato

Tutti i rischi legati all’esportazione e all’importazione della merce comprese le coperture assicurative sono da ritenersi in carico al fornitore. Rappresenta l’altra faccia della medaglia rispetto all’EXW.

FRA – Franco lungo Nave

La consegna, da parte del fornitore, avviene quando la merce viene collocata sottobordo della nave (ad esempio, su una banchina o su una chiatta) designata dall’acquirente, nel porto di imbarco convenuto. Il rischio di perdita o danneggiamento della merce si trasferisce dal fornitore al buyer, quando la merce si trova a bordo nave e da quel momento in poi il buyer si fa carico di tutti i costi.

FOB – Gratuito a Bordo

La merce viene consegnata, dal fornitore, a bordo della nave designata dal buyer, nel porto di imbarco convenuto. Il rischio di perdita o danneggiamento della merce passa quando la merce è a bordo della nave e da quel momento in poi il buyer si fa carico di tutti i costi.

CFR – Costo e Nolo

Il fornitore consegna la merce a bordo della nave. Il rischio di perdita o danneggiamento della merce passa quando la merce è a bordo della nave, ma è comprensivo del costo del trasporto marittimo. Il fornitore deve contrattare e pagare le spese e il nolo necessari per portare la merce al porto di destinazione convenuto.

CIF – Costo Assicurazione e Nolo

La consegna della merce, a carico del fornitore, avviene a bordo della nave. Il rischio di perdita o danneggiamento della merce passa quando la merce è a bordo della nave. Il fornitore deve contrattare e pagare le spese e il nolo necessari per portare la merce al porto di destinazione convenuto.

Eccoti quindi riassunte e definite le 11 voci di resa che identificano gli Incoterms.

Esiste un corretto utilizzo degli Incoterms da parte del Buyer?

Come per molti altri argomenti, che abbiamo già affrontato, non esiste una risposta corretta ed unica che valga per tutti.

Innanzitutto dovranno essere definiti tre fattori fondamentali:

  • Il grado di affidabilità ed economicità del fornitore
  • il grado di affidabilità ed economicità del trasportatore
  • il tuo livello di esperienza

Solo unendo queste tre componenti avrai a disposizione tutti gli elementi, per ottenere la tua migliore soluzione. Infatti, ad esempio, in alcuni casi uno spedizioniere, con ampi margini di manovra su molte tratte internazionali e con un’elevate economia di scala sulla trattativa dei prezzi dei noli, sarà sicuramente più conveniente di un piccolo artigiano abile nella lavorazione del materiale trattato. In questa circostanza optare per una resa di tipo EXW sarà sicuramente la soluzione migliore sia  in termini di affidabilità e sicurezza della merce, che in termini economici.

D’altro canto se invece si ha, nel proprio parco fornitori uno spedizioniere (che è un fornitore a tutti gli effetti) poco strutturato e disponibile su poche tratte, sarà sicuramente più saggio, affidare la spedizione alla controparte, sulla più ampia tratta di competenza. In questo caso una soluzione di tipo DDP ti salvaguarderà da spiacevoli convenienti.

Se però stai proprio cercando una soluzione, che possa comunque essere valida nella stragrande maggioranza dei casi, troverai un ottimo punto di incontro in una resa di tipo FOB.
Nel commercio internazionale rappresenta un’equa spartizione dei rischi tra fornitore e buyer, e per questo viene accettata volentieri da entrambe le parti. 
Si cerca di utilizzarla però, prevalentemente con fornitori strutturati e con i quali si è instaurato un rapporto di tipo partnership.

Molto bene, ora il mondo degli Incoterms dovrebbe esserti più chiaro!

E anche per questo articolo è tutto, ci troviamo al prossimo e nel frattempo continua a seguire la tua Buyer’s Line!

A presto

Video inerente gli Incoterms

Fonti:

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